Amaro Mio – Mostra fotografica collettiva

12 Aprile 2020

Amara – ph. Matilde Piazzi

38 fotografi, 38 modelli, 38 racconti, 38 amari, 1 sola location: il Caffè Rubik, l’eclettico bar bolognese come set fotografico di una narrazione insolita.

Modelle e modelli, conosciuti, sconosciuti, facce da bar, ritratti da altrettanti fotografi nell’atto di rendere omaggio, ciascuno a suo modo, al proprio amaro preferito.

Volti istrionici, iconici, facce interdette, languide, pensierose o perse nel bicchiere, mai banali, accompagnate da testi a corredo delle foto, che insieme, narrano storie personalissime fatte di rimandi, dettagli, ricordi, spunti.    

Il progetto Amaroteca, che da alcune stagioni colleziona eventi dedicati alla cultura e al piacere degli amari (degustazioni, performance), con questa Mostra collettiva sfodera il proprio lato più visivo e sensoriale (scoprirete perché) e raggruppa il numerosissimo club sempre in crescita, di amanti dell’Amaro. 

“Assapora un altro amaro” è l’invito sotteso di tutti i testimonial che incarnano qui l’intenzione del progetto Amaroteca.
Non il solito amaro, ma la scoperta di un gusto, un odore che sia nuovo, insolito, ricercato e buonissimo. 


Amaroteca nasce da una semplice constatazione.
Quando entriamo in un locale, rinomata osteria o bettola in un paesino qualsiasi, e chiediamo un bicchiere di vino, subito lo caratterizziamo: rosso, bianco, fermo, fruttato, secco…
Per l’amaro italiano non succede così: nominiamo a volte la marca, il produttore.
Da qui l’intenzione di Amaroteca: colmare un vuoto e diffondere la cultura dei liquori a base naturale.

Scopri gli Amari negli eventi dedicati: AMARACCONTI