Niccolò Morgan Gandolfi – “Folding Studio”
a cura di Gabriele Tosi
dal 28/03 al 9/05/2015
LOCALEDUE & CAR DRDE
via Azzo Gardino 12c e 14a, Bologna
LOCALEDUE e CAR DRDE, realtà adiacenti del distretto Manifattura delle Arti, uniscono per la prima volta i loro spazi ospitando la prima personale di Niccolò Morgan Gandolfi. Le opere, realizzate appositamente per la mostra, raccontano dei diversi modi con cui l’artista ha testato e sviluppato le potenzialità conoscitive dello sguardo e della fotografia.
Attraverso una nutrita serie di scatti, oggetti e opere installative, Folding Studio esprime un avvicinamento progressivo alle informazioni custodite negli scenari naturali, dai segni nascosti in un panorama fino alla cruda testimonianza di un oggetto.
Gandolfi studia il paesaggio come fosse un archivio a cielo aperto e, nei tempi lunghi richiesti dal banco ottico, mette in atto diverse strategie per rivelarne gli elementi d’interesse. Ogni prova così ottenuta, sia essa oggetto o immagine, è razionalmente parificata nella concezione di “reperto fotografico”: un geroglifico come un rifugio, una frana come una cava di estrazione.
L’opera di Gandolfi ci rende impossibile distinguere fra lo studio dell’oggetto e lo studio dei mezzi, fra lo studio del paesaggio e lo studio della fotografia di paesaggio. Per costruire con precisione la duratura restituzione di un’esperienza, infatti, la specificità di uno scatto si ibrida nell’opportuna diversità di tecniche, metodi e creazioni. Le pratiche utilizzate dall’uomo in un determinato ambiente – al fine di sopravvivere e ricavarne un qualcosa, sia esso cibo, riparo o conoscenza – sono al contempo mezzo e traccia della ricerca.
Il titolo della mostra Folding Studio è preso in prestito da un lavoro di Gandolfi del 2010, nel quale l’artista aveva creato uno zaino di cartone, all’occorrenza spiegabile a formare una quinta, per racchiudere una porzione di paesaggio col fine di fotografarlo ricreando all’aperto le condizioni di uno studio fotografico.
Niccolò Morgan Gandolfi (Washington D.C., USA,1983) vive a Bologna
Dopo aver frequentato la scuola professionale di fotografia Riccardo Bauer di Milano si è laureato in Arti Visive dello Spettacolo presso lo IUAV di Venezia. Nel 2009/10 ha vissuto a Los Angeles sviluppando un progetto di ricerca sulla natura urbana della città, il lavoro è stato recentemente pubblicato da Metropolis Books all’interno del volume Both Sides of Sunset: Photographing Los Angeles. Nel 2013 partecipa alla residenza presso Viafarini, selezionato da M.Farronato. Ha collaborato presso l’editoriale Domus come fotografo di architettura. Ha realizzato diversi progetti di ricerca sul paesaggio su commissione sia pubblica che privata. Tra le collettive recenti si ricordano la mostra del Talent Prize (2013), Casa dell’Architettura, Roma, a cura di V.Forconi e M.Maccaferri; New Holland (2013) Saint Petersburg,a cura di A. Prandin e Falansterio (2012), Spazio Morris, Milano, a cura di G.Molinari.